Risposta
Un indicatore è un elemento idoneo a identificare e misurare un valore o la variazione di un valore sia in termini quantitativi che in termini qualitativi.
L’indicatore di risultato misura il beneficio concreto derivante dalla realizzazione dell’attività intrapresa per contrastare gli effetti negativi derivanti dalla Brexit (ad es. dipendenti riqualificati/formati sulle nuove politiche doganali, durata delle code ridotte; procedure migliorate/più efficienti; tempi di gestione pratiche ridotti ecc.) e pertanto deve identificare anche una baseline, ossia il valore assunto dall’indicatore di risultato prima della realizzazione dell’intervento. Resta inteso che il valore di baseline può essere pari a zero.
L’indicatore di realizzazione misura un risultato tangibile, direttamente collegato all’attività che è stata realizzata (ad es. partecipanti alle iniziative di formazione aziendale, beni acquistati, infrastrutture realizzate ecc.). Almeno un indicatore di realizzazione viene individuato dal proponente tra quelli riportati nel menù a tendina che, peraltro, sono ricompresi nell’allegato II al Reg. (UE) n. 2021/1755.
Pertanto, l’indicatore di risultato dà conto di una componente qualitativa (beneficio) mentre l’indicatore di realizzazione dà conto di una componente quantitativa (prodotti realizzati).